Mi hai intrecciata alle tue caviglie (di Lara Carrozzo)
Mi hai intrecciata alle tue caviglie
e ho la luna nel pozzo che mi guarda
mentre mi sporgo a lei
come da una scogliera un pescatore
che osserva il mare.
Il rampicante selvatico ci tiene i piedi
avvolti da liturgiche parole
decantate all’ombra dei respiri
che non hanno tempo
quando la natura emerge dal suo lutto moderno.
Brevi attimi stringono le spine della rosa
che mi hai regalato
per farmi male… e poi godere.
Sanguino sempre perché ti amo
e nel piacere dissanguo le piccole vite
nascoste nei barattoli abbandonati
come orfani sulle rive degli oceani.
Sono la Sirena melodica che canta
nel tuo cuore immacolato
mentre gli argini del cielo
lanciano strali d’incantesimo notturno.
Io non ho parole e scrivo… ma
tu mi fai gridare!
E mi rendi donna
e mi rendi alle donne maliarde
aprendo la casa che nessuno
ha mai osato varcare.