La ballata di Santa Maria Goretti (di Lara Carrozzo)
L’idea divina dell’infanzia
nacque potente
nella verginità di Maria Goretti
ma l’idea divina e nobile fu…
tra le rose… disgrazia e dolore
e nel bosco orribile e fitto
trovò l’abisso straziante.
L’uomo squallido guardò i cieli
e pianse…anche lui.
“Bambina! Canta questa melodia!”
È la tua bianca ballata
intrisa di perdono e d’amore!
E mentre i pioppi nel giardino
simulano un autunno cosparso
di lacrime e sangue
si sente la voce del tuo perdono.
Il paesaggio è azzurro e grigio
e ho una folle bramosia
di fede e di sole…
Ora sei Santa Maria Goretti
e Dio ti nutre di bellezza non terrena.
Mi avvicino all’albero di gelsomino,
sento il tuo vago desiderio d’amore…
l’odore della santità m’inebria
ed è la tua ballata Santa Maria:
è il tuo vivere nell’esser morta!
L’acqua copiosa
scende sulle mie guance,
ed è come una tua carezza divina
che invade il cadere della pioggia.
“Bambina canta questa melodia!”
Guarderemo il cielo e vedremo
la tua santità scendere lieve
lungo i nostri confini terreni a insegnarci
come solo la nudità dell’infanzia
può perdonare la violenza!
Santa Maria Goretti prega per noi indegni
dell’amore che hai avuto tu
perdonando il tuo carnefice.